In viaggio con l’ecstasy
di Valeria Campinoti
L’ecstasy si presenta solitamente sotto forma di compresse o capsule colorate, non si sa mai cosa ci sia veramente dentro. Essa può contenere un grande miscuglio di sostanze: da LSD, cocaina, eroina, anfetamine e metamfetamine, a veleno per topi, caffeina, sostanze per eliminare parassiti intestinali dai cani, ecc.
Solitamente questa sostanza viene venduta sotto forma di pillole, ma è possibile trovarla anche liquida per essere iniettata. L’ecstasy liquida è in realtà GHB, un sedativo che agisce sul sistema nervoso e che si può trovare anche nei prodotti per la pulizia dei canali da scolo, detersivi per i pavimenti o solventi sgrassanti.
L’ecstasy ha ottenuto, inizialmente, grande popolarità fra gli adolescenti ed i giovani adulti, i quali utilizzavano tale sostanza nelle discoteche o nei cosiddetti rave, eventi sociali organizzati in ampi spazi, tipici per la musica elettronica o techno, dove ballare immersi in una moltitudine di stimoli visivi, sonori e luminosi.
I Rave Party vanno bene finché non prendi ecstasy. Ma appena cominci, inizi anche a pensare che chi ti consiglia di smettere sia un imbecille. Cominci a credere di aver trovato qualcosa di grande e che gli altri non possono dirti il contrario. Quando l’ecstasy comincia a piacerti è già troppo tardi, sei già fregato.
Durante questi eventi gli effetti psicologici e sociali dell’ecstasy sono più che mai evidenti: volontà di separarsi dal mondo circostante, rifugiandosi in uno spazio lontano ed isolato, la ricerca di una coesione sociale a discapito dell’individualità, l’annullamento del tempo, connesso con uno stravolgimento dei normali ritmi sonno-veglia.
Simon descrive con grande precisione i sintomi percettivi dopo aver assunto una dose di ecstasy:
Mi sentivo come se ci fosse un’enorme distorsione nella mia mente e nel mio corpo. I cambiamenti visivi, come anche gli estremi cambiamenti di umore, erano come un viaggio strano e spaventoso, un viaggio in cui sentivo di non avere alcun controllo sulla mia mente e sul mio corpo.
A livello fisico, l’ecstasy può comportare nausea, digrignamento involontario dei denti (bruxismo), crampi muscolari, offuscamento della vista, sudorazione elevata, disidratazione, ipertensione, arresto cardiaco.
La testimonianza di Megan descrive in modo esaustivo e suggestivo la sua esperienza con l’ecstasy:
Per fortuna sono viva, ma mi restano i giorni, i mesi e gli anni successivi al trauma. Dovrò sopportare quello che mi ha fatto per tutta la vita… Ho sperimentato di tutto, qualsiasi cosa si possa pensare. Depressione, ansia, stress, incubi notturni ricorrenti e forti mal di testa sono solo alcune delle cose che mi hanno afflitta dopo aver assunto l’ecstasy. Sono quasi morta. È bastata una notte, poche pastiglie di ecstasy e un po’ d’alcol. Questa droga è fatale e sono davvero grata di essere viva. Non riesco a descrivere quanto sia dura affrontare questi incubi di continuo. Mi sveglio fradicia di sudore e ringrazio Dio di cuore perché era soltanto un altro incubo. Prego che col tempo gli incubi se ne vadano… Nessuna droga vale una posta così alta.