Accoglienza
L’Accoglienza costituisce l’area strategica del nostro lavoro terapeutico comunitario, all’interno del quale sostenere e far evolvere la motivazione alla cura. Essa rappresenta, infatti, il primissimo spazio in cui l’individuo può iniziare a sperimentarsi nell’astensione alle droghe e nell’organizzazione di uno stile di vita più sano e consapevole.
La nostra Struttura accoglie soggetti liberi o detenuti o sottoposti a procedimenti giudiziari in corso, valutati in stretta collaborazione con i loro SerD di appartenenza.
I tempi di accoglienza sono, nel possibile e ad eccezione di tempi più lunghi influenzati da quelli della Magistratura, brevi e funzionali all’esplorazione delle risorse attive e utili all’attuazione del progetto terapeutico che deve potersi estendere necessariamente al sistema familiare e coabitante.
FASI DELL’ACCOGLIENZA
Il primo contatto. Il primo contatto avviene in genere telefonicamente o, in caso di persone detenute, mediante una lettera proveniente degli istituti penitenziari.
Acquisite le informazioni essenziali (es. possesso del certificato di Tossicodipendenza rilasciato dal SerD), a meno che la persona non si ritenga già da orientare verso un altro Servizio, si procede a fissare un primo incontro conoscitivo o con i familiari (es. se l’interessato è detenuto) o direttamente con la persona portatrice del problema.
È necessario, inoltre, intervenire efficacemente per realizzare la massima collaborazione possibile con il sistema familiare, a cui si chiede di prendere l’impegno di assumere un ruolo di sostegno per l’intera durata del percorso comunitario del loro familiare. In questa fase, in accordo col paziente, si identifica una persona (Care-giver) all’interno del nucleo familiare che farà da riferimento e interfaccia con la Struttura e sarà la persona di maggior sostegno per il paziente all’interno lungo il percorso terapeutico.
Requisiti essenziali. Il nostro Servizio è rivolto a persone con un’età compresa tra i 18 e i 65 anni. Il piano di colloqui condotti in fase di Accoglienza hanno il fine di verificare la presenza delle condizioni essenziali allo svolgimento del programma terapeutico in un ambito semiresidenziale, di natura motivazionale, intrinseca ed estrinseca, e di rete familiare.
Nello specifico, si richiede alla persona in Accoglienza:
❑ la libera e volontaria decisione all’ingresso e al trattamento terapeutico;
❑ la condizione drug free;
❑ l’assenza di una condizione fortemente compulsiva rispetto alle sostanze;
❑ un’adeguata motivazione a un percorso terapeutico individuale e di gruppo;
❑ la presenza di un sostegno familiare;
❑ adesione alle regole comunitarie;
❑ capacità di lavorare in gruppo.
La valutazione finale del caso viene effettuata in Equipe e l’esito della fase di accoglienza viene comunicato telefonicamente o di persona all’utente.
Lavoro di rete. Diventa prezioso raccogliere informazioni sul paziente attraverso gli operatori e i Servizi che si sono occupati del caso nel corso del tempo (es. richiesta di relazione terapeutica, P.A.I. e certificato di tossicodipendenza al SerD di appartenenza e/o ad altre Comunità frequentate in precedenza), sulle prestazioni sociosanitarie ricevute e sugli esiti riscontrati.
Ci sembra fondamentale e protettivo evitare il più possibile la possibilità di far accumulare alla persona fallimenti terapeutici.
Indispensabile è anche l’interfaccia coi servizi sociali (Comune o Ufficio Esecuzione Penale Esterna).
Contatti e appuntamenti. I colloqui di accoglienza in Sede si effettuano, previo appuntamento, il Mercoledì.
E’ possibile contattare la Struttura per fissare un primo incontro allo 06/4382379 oppure al 347/4728757, in orario di Comunità (Lun-Ven, 9.00-18.00) oppure scriverci a: accoglienza@iocentro.it.