La testa piena di mostri
di Valeria Campinoti
All’età di 16 anni mi fecero conoscere una droga di cui ho abusato per oltre tre anni: l’LSD. Ciò di cui ero inconsapevole era il fatto che l’LSD è il più potente allucinogeno conosciuto dall’uomo.
Con il termine allucinogeno si fa riferimento a quell’insieme di sostanze, che si trovano in natura o create chimicamente dall’uomo, che hanno la capacità di agire sulle percezioni sensoriali, modificando consistentemente il pensiero ed il comportamento di chi ne fa uso che, così facendo, va incontro alle cosiddette allucinazioni.
Queste sostanze provocano una distorsione della realtà circostante, una modificazione del pensiero, un cambiamento dell’umore e un’oscillazione rapida fra diverse emozioni e sensazioni. Non tutti gli allucinogeni hanno gli stessi effetti, ma essi variano a seconda della tossicità delle sostanze.
L’LSD deriva dall’acido lisergico, che si trova nell’ergotina, un fungo che cresce sulla segale ed altri tipi di cereali. Viene prodotto in dei laboratori illegali sotto forma di cristalli, che vengono fusi e venduti in forma liquida. Questa sostanza viene spesso conosciuta come acido e viene venduta sotto forma di piccole pillole – microdots – oppure in capsule o quadrati di consistenza gelatinosa – window panes. Alle volte questa sostanza viene fatta assorbire da della carta poi tagliata in piccoli quadrati (blotter acid). Occasionalmente viene venduta in forma liquida.
A prescindere dalla sua forma, l’LSD porta chi ne fa uso sempre verso la stessa conseguenza: una grave alienazione dalla realtà.
Le reazioni che ho sperimentato mentre ero sotto l’effetto della droga sono state: pupille dilatate, nausea e pelle d’oca.
Questi sono solo alcuni dei sintomi somatici che Edith descrive in seguito all’assunzione dell’LSD. Altri sintomi possono essere: vertigini, tremori, aumento della frequenza cardiaca, incoordinazione motoria.
I sintomi psichici più ricorrenti sono le allucinazioni, specie quelle visive, come è accaduto a Jamie:
Dopo aver preso l’acido, ho avuto l’impressione che stavamo andando contro un camion ed eravamo stati uccisi. Ho sentito il metallo che strideva e poi una calma incomprensibile e funesta. A quel punto ero terrorizzata, pensavo che fossimo veramente morti… Per un anno non sono entrata al cimitero perché avevo il terrore che vi avrei trovato la mia tomba.
Oltre alle allucinazioni, dopo l’assunzione di LSD possono essere presenti i cosiddetti bad trip ed i flashback. I primi si riferiscono a quelle sensazioni negative e spiacevoli in seguito ad esperienze psico-fisiche indotte dalla sostanza. Un dettaglio certamente inquietante è che la persona può convincersi che queste distorsioni cognitive corrispondano alla realtà e questo stato può protrarsi per ore o addirittura giorni.
I flashback consistono nell’esperire nuovamente una o diverse sensazioni o alterazioni percettive provate in precedenza, anche in seguito all’estinguersi dell’effetto della sostanza assunta.
Nei giorni successivi all’uso di LSD, diventavo ansioso e provavo un’estrema depressione. Dopo il mio primo trip di LSD, cominciai ad assumerla di frequente, a volte per 4 o 5 volte alla settimana, per un lungo periodo. Ogni volta che prendevo la droga, a livello mentale andavo sempre più alla deriva e al di fuori dalla realtà. L’effetto finale è stato l’incapacità di sentirmi normale dentro la mia pelle.
Gli spacciatori, pensando esclusivamente al loro guadagno, dicono qualsiasi cosa per far comprare la droga. A loro non interessa che la droga rovini la vita, finché hanno un riscontro economico. Alcuni ex spacciatori hanno confessato di considerare i loro acquirenti come semplici pedine di una partita a scacchi. Ma non succederà a me, pensano in molti. Forse no, ma vuoi davvero rischiare?