Io continuo a far passare le mie giornate convinto del fatto che sono vicino alla mèta ed in me c’è la certezza di essere quasi arrivato. Questo mi rende fiero, ma sento che mi manca qualcosa: la libertà.
Ho iniziato questa giornata veramente col malumore, ma veramente devo dire che trovo sempre qualcuno qui al Centro con cui poter parlare e potermi sfogare, per poter trarre vantaggio da quello che succede.
Giornata di routine qui al Centro, anche se per me è molto importante socializzare con i compagni, viaggiare con i mezzi pubblici e rimettermi nella società.
Mi sento arrivato quasi alla fine di questo programma che mi ha aiutato molto a riflettere sulle cose veramente importanti della mia vita.
Oggi sono tornato al Centro, ma in un nuova veste: quella da ex-utente. Tornare lì mi ha fatto apprezzare ancora di più la mia nuova vita “normale”, che ho scelto di intraprendere grazie alla mia forza di volontà, che mi ha fatto uscire da quel brutto cerchio; una grande mano me l’hanno data gli operatori del Centro. Ora lavoro, sto bene, sono felice.
Ieri sera per la prima volta dopo tanto tempo sono tornato a casa con la macchina e, avendo l’opportunità di osservare attentamente, mi sono reso conto di quanto sia cambiata la città e allo stesso tempo di quanto sia cambiato io, sinceramente, in modo positivo: questi anni di detenzione mi hanno segnato nel profondo.
La sensazione più bella è quella di aver riacquistato il libero arbitrio sulla mia vita: ora sono io che decido dove andare, con chi andare, cosa fare. Ti accorgi che queste sensazioni hanno un valore solo quando ti vengono a mancare.
Domenica è stata per me una bellissima giornata: dopo più di tre anni ho rivisto il mare! Non sapete quante volte me lo sono immaginato! È stata una sensazione stupenda, soprattutto perché l’ho vissuta con mia figlia. Era da tanto che non passavamo una giornata intera insieme ed è stata molto positiva: abbiamo parlato tantissimo e mi ha fatto veramente bene.
Oggi è il mio primo giorno al Centro. Sono molto fiducioso e convinto che riuscirò ad uscire dal mondo della cocaina. È la prima volta che ne parlo e che mi trovo ad affrontare il problema in gruppo, dire esplicitamente che ne faccio uso. Prima dicevo sempre “Ma chi, io? No, no!”, ma durante questi ultimi mesi ho deciso di smetterla ed ho avuto molti colloqui sia al SERT che qui al Centro ed ho capito che mentire non serve a niente, perché è mentire a sé stessi. Serve solo molta umiltà, sincerità, trasparenza. Voglio smettere per me e per mio figlio.
Inizio a conoscere la comunità, i ragazzi e mi piace il dialogo aperto rispetto a tutti i nostri problemi. Questo aiuta ad esorcizzarli, a farti capire che non sei il solo ad avere problemi e che sinceramente si possono superare. Una cosa mi fa riflettere: siamo tre ragazzi e tutti e tre non abbiamo avuto un padre vicino nella nostra infanzia. Credo che ci siano mancati dei valori ed è diventato tutto e subito.
I primi giorni venivo un po’ controvoglia e mi chiedevo “A cosa servirà?”, poi ho capito che ha un suo perché. Venire qui ti aiuta a ragionare, anche nei momenti più critici, dove una volta avrei pippato senza pensarci più di tanto. Venire qui significa mettersi ogni giorno in discussione e capisci che puoi vincere. La cosa più bella è che dopo che l’hai rifiutata, non stai male, anzi è tutto a posto e tutto questo accade perché ogni giorno vengo qui.
Sono ansioso di fare le vacanze senza una dipendenza, senza il pensiero di tornare a drogarmi. La mia mente è libera di pensare e fare ciò che vuole e di tornare quando è tempo di farlo.
Ed eccomi qui alla fine… non mi viene di dire “Finalmente è finita”, no. Questo periodo fa parte della mia vita e penso lo faccia di più di altri momenti più o meno felici o profondamente tristi. I tristi cerchi di rimuoverli, i felici non lasciano poi un segno tanto indelebile nella tua vita. Quest’anno trascorso qui è stato un cammino, un po’ sbilenco all’inizio, ma poi passo dopo passo, ho trovato i miei passi. Qui ho trovato la consapevolezza di essere un “tossico”, un uomo dipendente da una sostanza e mi sono reso conto che quella sostanza distrugge la tua serenità, la tua vita, il piacere di viverla questa meravigliosa vita, insieme a chi ami, a chi vuoi, con consapevolezza ed in pienezza. Perché drogandoti distruggi, senza rendertene conto, oltre alla tua vita, quella di chi ti sta intorno, soprattutto di chi ti ama. Pensi di avere dei rapporti belli e sani, ma in realtà hai un buon rapporto solo con lei: la sostanza… e di questo te ne accorgi solo quando lei non fa più parte della tua vita, solo allora ti rendi conto di quanto è bella la vita e quanto sono belli i rapporti con chi ti ama e con chi ami. Qui sono riuscito a tirare fuori quello che avevo nascosto dentro e non è stato facile, ma ha contribuito a darmi la serenità per arrivare alla fine di questo cammino. Devo ringraziare voi operatori per la vostra tenacia, perché a volte delle cose non le capisci, ma poi ti rendi conto di quanto sono state utili.